Vivere un sogno
ovvero
in navigazione sulla nave scuola Amerigo Vespucci!

 

trinchetto nave scuola Amerigo Vespucci

 

La bellissima nave sta fremendo sotto i miei piedi ...
finalmente può riprendere il mare.

Dopo mesi di importanti lavori,
che la hanno obbligatoriamente rinchiusa
in uno dei bacini dell'Arsenale di La Spezia,
oggi può scivolare maestosa, come lei sa fare,
allontanandosi lentamente dal Golfo,
anche se per un solo giorno!

E io sto vedendo concretizzarsi un sogno!

 

 

 

Dal diario di bordo ...

Martedì 13 giugno 2006 - Giornata memorabile.


Coordinate: latitudine 44° 05' 419" Nord - longitudine 009° 49' 504" Est ...

ovvero eccomi, io Roberta - ammiraglia88, a La Spezia, e precisamente al molo Varicella 2, a bordo della nave a vela più bella del mondo. Sono le 9.30 e i motori sono accesi ... tra mezz'ora si parte!

Con me, oltre agli amici che mi accompagnano (Spazzola, Europeo, Cristina e Raffaele), ci sono anche un centinaio di altri ospiti (i familiari dell'equipaggio) e, naturalmente, l'equipaggio. Gli allievi saliranno a Livorno solo il 9 luglio, perché noi non stiamo partendo per la Campagna Addestrativa; si tratta di un imbarco speciale: in navigazione per un solo giorno, ospiti sul bellissimo veliero della Marina Militare Italiana.
L'itinerario è semplice: uscita dal Golfo di La Spezia scapolando l'isola di Palmaria, in direzione di Carrara e poi si ritorna nel tardo pomeriggio.
Tutto questo andando alla ricerca del vento, in modo da poter ammirare questo veliero nella sua massima bellezza: l'apertura delle vele.
Durante il viaggio conosceremo anche una piccola parte della vita di bordo ed in particolare potremo assistere alle manovre necessarie a bordare le vele.

Ma faccio un passo indietro, perché, mio caro navigatore del web, immagino che ti starai chiedendo cosa ci fa, e come ci è arrivata. a bordo, una semplice ragazza, che non ha fatto l'Accademia, che non ha parenti tra l'equipaggio, ma ha SOLO una passione infinita per la Nave Scuola Amerigo Vespucci.
Se sei arrivato fin qui seguendo il gabbiano (quello in fondo ad ogni pagina di questo sito che ti porta alla pagina successiva, o precedente) allora sai già quasi tutto. Se invece sei approdato direttamente, e/o casualmente, a questa pagina allora ti consiglio di andare a vedere almeno l'indice del sito (ti basta clickare sulla home in fondo a questa pagina), tanto per farti un'idea in cosa ti sei imbattuto.

Fatta questa precisazione spero che capirai, dopo aver letto qualcuna delle pagine che ho dedicato a questo veliero, cosa può voler dire poter essere a bordo della nave scuola Amerigo Vespucci. Soprattutto credo che ti immaginerai cosa ha voluto dire per me. Dopo anni di ricerche, studi ed approfondimenti, ed anche arrembaggi, eccomi arrivata ad una magnifica, eccezionale, indimenticabile, emozionante esperienza: un giorno a bordo del Vespucci in navigazione.

 

Questa Signora dei Mari mi ha affascinato fin da bambina per la sua bellezza e per la somiglianza con i velieri, ed i galeoni, che solcavano i mari ai tempi dei Grandi Navigatori.
Poi qualche anno fa, e stiamo parlando di una decina di anni (sarà stato il 1997), mi sono fissata con l'idea di vedere il magnifico Vespucci dal vero. Non mi bastavano più le foto e i rari filmati televisivi che avevo visto. Così, dopo qualche anno di ulteriori ricerche ed attese, ci sono riuscita, una prima volta, nel 2000, e se vuoi sapere di più di quell'esperienza puoi andare a leggere il racconto che ho scritto (suddiviso in due parti), e poi nel 2004. Adesso però non mi dilungo su queste precedenti occasioni che ho avuto, ti basti sapere che in entrambe la nave era semplicemente ormeggiata in porto (quindi ferma!) ed era visitabile solo in coperta (e la prima volta parzialmente, perché, a causa dei lavori di manutenzione, era calpestabile solo circa un terzo del ponte esterno).

Questa passione mi ha condotta poi a creare un primo sito web, varato quasi per gioco, in un afoso pomeriggio d’estate, poi un secondo sito web: http://www.ammiraglia88.it ed ora troverai me e il Vespucci in questo altro mio sito web: http://www.mondovespucci.com .
Ed è in parte anche grazie a questo sito web che ho avuto l'opportunità di salire sull'affascinante Amerigo Vespucci in navigazione.

calma piatta nave scuola Amerigo Vespucci
 
il veliero con ... la calma piatta!

 

Dopo i primi contatti con alcuni Kon-Tiki, avuti tramite il sito, è incominciata a nascere l'idea, che poi si è concretizzata, della pagina dedicata alla loro Campagna Addestrativa, quella della crociera del Vespucci del 1965.
Successivamente, sempre dai Kon-Tiki è apparsa questa, che per me era un miraggio, probabile possibilità (questa volta) di salire "veramente" a bordo. All'inizio ho considerato tutto con molta distanza, figurarsi se una normale cittadina avrebbe potuto accedere ad un'esperienza simile! Tra i miei cimeli (i vari articoli del Vespucci raccolti in diversi anni) non risultava nessun caso analogo, quindi ... inutile illudersi! Ero convinta che il sogno sarebbe rimasto tale.

Ma i "miei" Kon-Tiki, in particolare Spazzola ed Europeo (i loro soprannomi), che qui ringrazio nuovamente, ce l'hanno fatta.
A seguito della mia richiesta (di visita della nave), che non era tra l'altro la prima che presentavo alla Marina Militare Italiana, grazie al loro intervento, e soprattutto grazie alla autorizzazione del comandante della nave, il Capitano di Vascello Andrea Liorsi, eccomi arrivata qui oggi, al cospetto della Signora dei Mari.

Siamo in attesa di imbarcarci. La nave si presenta come sempre ... stupenda! Anzi oggi lo è ancora di più, ha un nuovo albero di trinchetto, e non vede l'ora di salpare. Sono mesi che è rinchiusa in uno dei freddi ed asciutti bacini di carenaggio dell'Arsenale di La Spezia, separata dal suo mare, e finalmente oggi può farsi sospingere dal vento ed accarezzare dalle onde.
L'unica cosa negativa è che oggi, meteorologicamente parlando, purtroppo è una giornata stupenda. Non ho sbagliato a scrivere quel "purtroppo". E' che tutto questo vuol dire calma piatta, cioè poco vento e nessuna onda, perciò dovrà accontentarsi solo del semplice sciabordio dovuto al normale avanzamento.

Se intorno a me è, come detto, calma piatta, ti lascio immaginare come invece può essere dentro di me!
Nell'attesa di salire sono incantata dalla sua bellezza e maestosità, sono praticamente ipnotizzata!
Non è possibile che sia qui, davanti a me, che mi stia aspettando e mi accolga (assieme naturalmente agli altri ospiti), per la navigazione. Probabilmente sto sognando ad occhi aperti! Ma gli amici che mi accompagnano, i due Kon-Tiki, sono qui, reali, ma allora è tutto vero!
Ci avviciniamo allo scalandrone, e fin qui, per tranquillizzarmi un po', ripeto tra me e me ... "niente di nuovo, l'ho già fatto altre due volte ... forse sto ancora rivedendo quei momenti".
Ma una volta in coperta, questa volta la sento viva sotto di me, la sento fremere, sembra impaziente di salpare, i motori sono accesi, ma allora ... è tutto vero ... stiamo per partire!

 

pennoni nave scuola Amerigo Vespucci

Osservo attentamente ogni albero e pennone; è sempre un incanto, sempre maestosa. Non ci credo ancora, è troppo bello per essere vero.
Cerco allora di tornare con i piedi per terra, su quel fantastico ponte in legno, e rivedo quello che mi hanno raccontato gli ex allievi, che mi hanno contattata in questi mesi di navigazione del mio sito, relativamente alla loro esperienza.
Scorgo allora quello che ognuno di loro mi ha riferito: il posto "varea di velaccino sinistro", "i bastingaggi dove vengono riposte le amache " ... poi questo turbinio di pensieri, o forse è meglio dire uragano, perché unito all'emozione tale era diventato, viene interrotto dal discorso del Comandante in Seconda. Questi ci dà il benvenuto a bordo e ci dà alcune nozioni "logistiche". Alla fine invita tutti gli ospiti a spostarsi dal cassero, e ci riferisce che quella zona spesso dovrà restare libera, soprattutto quando verranno effettuate le varie manovre (in questo caso alla partenza, ma poi sarà necessario anche in alcuni momenti della navigazione).
E così inizia la nostra esperienza di navigazione.

i suoi pennoni
 

 

Incredibilmente ci è permesso stare in coperta e girare liberi. Pertanto possiamo ammirare la bellezza del Golfo dei Poeti che si allontana di poppa, pian piano, da noi.

Raggiungiamo quindi l'isola di Palmaria e qui ... ci sparano addosso. Forse non vogliono lasciar uscire e scappare una nave così bella!
Avranno paura che una volta raggiunto il mare aperto fugga, finalmente libera?
Golfo di La Spezia nave Vespucci
 
La Spezia si allontana

 

sui pennoni nave scuola Amerigo Vespucci
Ci dirigiamo a Sud.
L'originale itinerario prevedeva di recarsi verso le Cinque Terre, ma la inadatta, "fantozzianamente" bella, giornata non ci prometteva vento in quella zona, pertanto la nuova rotta seguita è stata Sud, dove Eolo forse avrebbe avuto un po' di fiato per noi.

Ecco finalmente i nocchieri iniziare ad eseguire la fantastica manovra di apertura delle vele dell'albero di trinchetto: "destinati al trevo pronti a montare a riva", "a riva", il tutto contornato da un magnifico concerto di fischi; e avanti così fino allo sbroglio del pennone di parrocchetto volante (il terzo pennone dell'albero di trinchetto).
le manovre
 

 

Vengono anche eseguite altre operazioni, quelle alle drizze, quelle per l'apertura degli stralli e anche dei fiocchi.

In piena navigazione riusciamo a raggiungere i 2,4 nodi, procedendo solo a vela, e questo grazie all'apertura di tre vele dell'albero di trinchetto (trevo, parrocchetto fisso e parrocchetto volante), i cinque fiocchi e i quattro stralli.
Alla fine della giornata naturalmente vengono eseguite anche le operazioni di serraggio delle vele, con un nuovo concerto di fischi e con tutte quelle "formichine" di corsa su e giù dalle griselle e in bilico sui marciapiedi (non c'è alcun dubbio, grazie all'altezza (che li fa sembrare più piccoli) e ad un lavoro veloce e continuo ricordano proprio le formiche).

Uno spettacolo unico, fantastico! Immagino che l'equipaggio non sia della mia stessa idea, deve essere veramente una faticaccia, quelle vele sono enormi e pesantissime, ma ... ti assicuro che ne vale la pena!

manovre nave scuola Amerigo Vespucci
 
le "formiche" o, come dicono a bordo,
le "scimmie" al lavoro

 

Durante la giornata, a parte queste che sono le cose fondamentali e caratteristiche di questo affascinante veliero, ci sono altri eventi che è essenziale che io riporti.
Uno di questi è di quelli di cui non si può fare a meno: il pranzo! E, sì, anche a bordo del Vespucci non si vive di sola aria!

discorso Andrea Liorsi nave Vespucci
Così l'equipaggio predispone una lunga tavola per appoggiarsi nella distribuzione del ... rancio. E, come in un self service terricolo, ognuno di noi può scegliere quello che più gradisce.
Io non mi sono fatta mancare la famosissima pizza. Anche se, credo che la sua fama derivi principalmente dal fatto che viene servita alla squadra che fa il turno di notte ... comunque devo dire che anche alle 13.00 non è niente male!

Nel pomeriggio appare anche una torta enorme, una crostata alla frutta bellissima da vedersi e ... non solo quello! Viene annunciata dallo stesso Comandante del Vespucci.
Infatti il Comandante, Capitano di Vascello Andrea Liorsi, in questa occasione si presenta agli ospiti e fa il suo discorso, che finisce con l'essere festeggiato con il taglio della torta.
il discorso del Comandante
 

 

Ho avuto modo di conoscere personalmente questo Comandante qualche ora prima. Infatti una delle varie cose che hanno contribuito a rendere per me memorabile, oltre che estremamente emozionante, questo giorno, è stata quella di aver avuto questo onore.

Dato che, per salire sul Vespucci, è indispensabile l'ok del Comandante, uno dei Kon-Tiki si era recato a parlare personalmente con il C.V. Andrea Liorsi. Conseguentemente, vista anche la mia richiesta, e vista la mia passione per questa nave (attraverso il sito che, non lo nascondo, con mio grande piacere, il Comandante conosceva già), non ci sono stati rilevanti problemi.
Una volta a bordo perciò una tappa obbligata era fare la sua conoscenza, soprattutto per poterlo ringraziare della giornata speciale che mi stava facendo vivere.
sala consiglio nave scuola Amerigo Vespucci
 
la Sala Consiglio

 

In questo modo ho avuto anche il piacere di consegnargli un quadretto a ricordo e ringraziamento. Si tratta di una specie di Crest, che dovrebbe essere stato appeso nel corridoio della Signora dei Mari. Lì fanno bella mostra tutti gli omaggi, fatti alla nave dai vari ospiti che in tutti questi anni mi hanno preceduta. Quindi adesso, come non bastasse, ho un ulteriore legame con questa che è sempre stata la nave dei miei sogni. Una parte di me è lì, sempre in navigazione: in questi giorni sta dirigendo verso Lisbona con gli allievi dell'Accademia, e spero che questo le porti fortuna. Il crest è composto da una cartolina in metallo, applicata su una base in legno scuro (si deve adattare agli interni scuri del Vespucci!), sulla quale sono rappresentati sia la Campana dei Caduti "Maria Dolens", sia il Castello, situati a Rovereto. E, poiché Rovereto è la città della Pace, e "Maria Dolens" è un simbolo di Pace, l'augurio implicito è quello.


il nostro gruppo nave Vespucci
Ma l'emozione di questo momento non finisce qui.
A sua volta il Comandante ha un omaggio per me. Incredibile!
E' un magnifico Crest della Nave Scuola Amerigo Vespucci, ed è anche personalizzato con il suo nome!
Ma ti immagini la scena? Non so come ho fatto a non svenire in quel momento!
Naturalmente una cosa così preziosa è, e sarà sempre, in bella mostra nella mia camera.
noi con il Comandante

 

Il C.V. Andrea Liorsi è veramente ... unico! E non lo dico così tanto per dire, puoi credermi caro navigatore del web. Lo conferma anche il fatto che adesso non ne avrei alcun tornaconto a parlarne in tal modo: salita sulla nave lo sono già e l'omaggio è già mio, quindi quello che dico non può che essere la verità.
Mi ha dato l'idea di una buona persona, disponibile e socievole. Un tipo "alla buona", e "in gamba", che soprattutto sa apprezzare pienamente quella bellissima nave, e la riconosce non solo come Nave Scuola della Marina Militare Italiana, ma anche come un bene di tutti.
Ritiene giusto far conoscere, e dare la possibilità, alla gente comune di visitarla (ed infatti eccomi a bordo!), e questo anche quando è ormeggiata in porto a La Spezia. Infatti mi è stato detto che la cosa strana è che il Vespucci ha la sua "sede" a La Spezia, ma gli spezzini, dato che si trova all'interno dell'Arsenale (zona militare), non possono andare a vederla.

Al termine dello straordinario incontro facciamo la classica foto ricordo di gruppo con il Comandante e poi, felicissima di tutto questo, anche se sempre un po' sotto "incantesimo", ritorniamo in coperta ad ammirare le immense vele e l'infinità di cime che si incrociano tra loro senza ingarbugliarsi mai.
incrocio cime nave scuola Amerigo Vespucci
 
l'incrocio di cime

 

cime in ordine nave scuola Amerigo Vespucci
Anche questa è una cosa impressionante, a bordo c'è un ordine perfetto. Ognuna delle cime che in quel momento è a terra, sul ponte proprio dove cammino, è messa in un certo modo, sempre e comunque con un determinato ordine, sempre messe a posto (in chiaro), e a volte viene creato addirittura un disegno.
Così, assaporando ancora pian piano la "mia" nave, mi trovo a prua, vicino ai bellissimi fiocchi. Ad un certo punto, come d'istinto, alzo gli occhi e vedo il grande trevo di trinchetto sopra di me.
Il vento non ha molta forza, ma riesce ugualmente a gonfiarlo un po' e a ... lasciarmi senza parole.
Comunque sia, anche a vedere solo tre vele sbrogliate del trinchetto si ha un'idea di quanto sia imponente con quelle immense le vele; è uno spettacolo unico!
le cime tutte in ordine
 

 

In questa giornata riusciamo anche a vedere qualcosa dell'interno del Vespucci. Ci fa da guida un ragazzo imbarcato, che fa parte dell'equipaggio.
Così ho modo di vedere, oltre alla prestigiosa Sala Consiglio, anche il Quadrato Ufficiali e la multisala degli allievi, cioè quel luogo dove gli allievi riescono, anzi devono, mangiare, studiare e dormire (tutto infatti si svolge nella stessa sala). Qui ci sono anche i sostegni ai quali vengono fissate ogni notte le amache ... i letti degli allievi!
interni nave scuola Amerigo Vespucci
 
gli interni

 

Una cosa curiosa avvenuta durante la nostra navigazione è l'incrocio con una barca a vela di medie dimensioni. Il bello è che appare all'improvviso e ci affianca per un bel po'. Sembra di rivedere la scena del filmato "gara" fornitomi da Nico, (nella pagina della Campagna Addestrativa del 1965), quella nella quale il Gorch Fock incrocia il Vespucci nel Mare del Nord.

Bella giornata! Indimenticabile!
In un giorno ho rivisto gran parte di quello che fino ad oggi ho riportato nel mio sito, e che avevo solamente letto o mi era stato raccontato. Ho potuto quindi verificare di persona molte cose, oltre naturalmente alla cosa più importante ed eccezionale: aver visto ... concretizzarsi un sogno!

Ora mio caro navigatore del web, ti lascio andare a vedere la galleria delle foto che sono state fatte in questa magnifica giornata, ma permettimi prima di fare una considerazione. E' una cosa che mi viene in mente adesso, mentre scrivo e ripenso a quei momenti: il motto di questo veliero è

"non chi comincia ma quel che persevera"

e direi che più adatto di questo per me non ce n'è: un sogno, legato ad una passione coltivata da anni, che sembrava irrealizzabile, ma che con il tempo e la costanza si è realizzato il 13 giugno 2006.

 

 

 

Se vuoi approfondire vedi:

Un interessante articolo inerente il posto di manovra generale alla vela

Una galleria fotografica della manovra generale alla vela

 

  libro libro degli ospiti

 

 

nave scuola amerigo vespucci

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